Partnership in Giappone: opportunità per imprese italiane e PMI locali

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Abstract: Questo articolo esplora le opportunità di partnership per le PMI italiane sullo sfondo della recente “partnership strategica” tra Roma e Tokyo. Mentre la cooperazione bilaterale spesso coinvolge grandi imprese e organizzazioni, come nel settore spaziale e della difesa, le PMI rappresentano una percentuale significativa del tessuto economico italiano e giapponese.

Tuttavia, queste realtà imprenditoriali spesso sono marginali nelle iniziative strategiche di cooperazione bilaterale.

Si identificano aree di cooperazione strategica, come la localizzazione della produzione e il trasferimento tecnologico e si evidenziano i vantaggi offerti dal Giappone, tra cui capacità produttiva immediatamente disponibile, protezione di marchi e brevetti, risorse umane qualificate, incentivi governativi, mercato vasto e accordi di libero scambio attivi con diversi paesi e ASEAN che rendono il Giappone un hub produttivo e logistico ideale e sicuro per lo sviluppo nell’area.

NAGAEN offre servizi per sostenere le PMI italiane interessate a esplorare queste opportunità in Giappone.


Sullo sfondo della partnership “Roma-Tokyo”

La recente “partnership strategica” Roma – Tokyo, avviene in un periodo di maggiore interesse degli investitori internazionali per il mercato finanziario nipponico e una moderata ripresa degli investimenti diretti esteri.

A questo si sommano aspetti come la crescita del budget della difesa, più controllo su azionariato ed export di tecnologie sensibili e dual use e tentativi di reshoring di parte della catena produttiva.

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La cooperazione bilaterale quasi sempre ha come dimensione le imprese e le organizzazioni di grandi dimensioni (spesso con partecipazione pubblica) di cui i settori spazio e difesa sono esempi emblematici.

E le PMI?

Italia e Giappone, molto più che altri paesi avanzati, hanno in comune economie basate su beni, servizi e innovazione creati dalla specializzazione di innumerevoli piccole e medie imprese.

Questa realtà eterogenea di fatto è marginale nella governance della cooperazione bilaterale. Quasi mai infatti le iniziative strategiche sono a misura di PMI, ovvero una percentuale di imprese che oscilla tra 95 e il 98% del totale delle imprese attive in Italia e in Giappone.

PMI in Italia e in Giappone

In Italia (UE) attualmente rientrano fra le PMI le imprese (medie) con meno di 250 addetti e un fatturato annuo non oltre i 50 milioni di EUR, o un bilancio annuale entro 43 milioni di EUR.

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Le PMI rappresentano tra il 95 e il 98% delle imprese attive in Italia e in Giappone

In Giappone le PMI (中小企業) (Chūshōkigyō) attualmente sono definite in base al settore di appartenenza. Ecco una sintesi:

Manifatturiero e altri settori: società con capitale o importo totale degli investimenti entro i 300 milioni di JPY (circa 2 milioni di EUR, 1 EUR@150 JPY), o fino a 300 addetti;

Commercio all’ingrosso: società con capitale o importo totale degli investimenti entro i 100 milioni di JPY (666.5 mila EUR), o fino a 100 addetti;

Commercio al dettaglio: società con capitale o importo totale degli investimenti entro i 50 milioni di JPY (333 mila EUR), o fino a 50 addetti;

Servizi: società il cui capitale o importo totale degli investimenti è entro i 50 milioni di JPY (333 mila EUR), o fino a 100 addetti.

Più valore alle PMI Italiane riconsiderando il Giappone

Per le PMI italiane il Giappone non deve più essere solo destinazione dell’export di beni finiti, ma sempre più un hub per diversificare la produzione ad alto valore aggiunto, condividere know-how e soddisfare sia il mercato domestico nipponico sia la domanda da altri territori dell’Asia, fra cui Corea, Taiwan, Filippine, India e in generale i paesi membri dell’ASEAN.

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Il Giappone non deve più essere solo destinazione dell’export di beni finiti

Indichiamo a seguire due possibili ambiti di cooperazione strategica tra PMI italiane e giapponesi con grande potenziale e tuttora abbastanza inesplorati, almeno dalle PMI italiane.

– Localizzazione della produzione, assemblaggio, inserimento di componentistica sofisticata italiana nella produzione locale, creazione di hub per gestire in modo ottimale la distribuzione anche in altri mercati asiatici (a questo propositonsi veda anche il nostro articolo Depositi doganali in Giappone).

– Trasferimento tecnologico, concessione dell’utilizzo di licenze e brevetti, utilizzo di marchi e adattamento al mercato locale di soluzioni innovative come ad esempio le start-up che hanno ottenuto maggiore successo sul mercato domestico in Italia e sono mature per scalare l’offerta in Giappone in partnership con operatori economici locali.

Perché il Giappone?

Se la vostra offerta vale, il Giappone è la vostra meta!

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Perché?

– Disponibilità di spazi produttivi, macchinari e know-how già pronti, senza costosi investimenti e lunghi tempi di attesa per autorizzazioni;

– Risorse umane qualificate e specializzate, connessione tra scuola (studi) e mondo del lavoro (formazione professionale);

– Incentivi e sovvenzioni erogati dagli enti locali a favore degli investimenti (sia gli investimenti diretti esteri sia quelli domestici a determinate condizioni);

– Possibilità di creare sinergie con istituti di ricerca, università e centri di ricerca locali;

– Disponibilità di fornitori e produttori per conto terzi in linea con la domanda in molte aree del paese;

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Disponibilità di spazi produttivi, macchinari e know-how già pronti

Inoltre:

– Il Giappone è la terza più grande economia mondiale con oltre 4’600 miliardi di EUR di GDP nel 2022 e 4’760 miliardi stimati per il 2023;

– È un paese democratico con una forma di governo stabile e che rispetta la proprietà intellettuale condividendo con l’Italia i valori a tutela del diritto d’autore, marchi e brevetti;

– Dal 2019 è entrato i vigore l’accordo di libero scambio UE – Giappone che elimina dazi e la maggior parte delle barriere commerciali per gli scambi;

– Il Giappone ha inoltre firmato altri 16 accordi bilaterali di partnership economica con vari paesi e con l’ASEAN. Dal 2022 è effettivo anche l’RCEP (Partenariato Economico Globale Regionale);

Opportunità

Di seguito alcuni esempi (non esaustivi) dove la sinergia tra PMI italiane e giapponesi basta su trasferimento tecnologico e/o localizzazione della produzione può rivelarsi lungimirante e sfruttare un lungo trend di crescita.

Healthcare

– Dispositivi per le cure assistenziali degli anziani e la disabilità, incluse applicazioni di supporto alla guida di autoveicoli;

Beauty & Care

– Articoli di cosmetica e beauty destinati al largo consumo come skincare, anti-aging prodotti per capelli, detergenti.

Macchinari

– Macchinari per packaging, termoformazione, agricoli, movimentazione terra;

– Utensili (inclusi precision tools), tagliatrici, fustellatrici; stampanti industriali;

– Tecnologie per il sollevamento di persone e merci (elevatori industriali e civili).

Elettronica/ elettrodomestici (professional & consumer)

– Home appliance e apparecchiature HORECA;

– Software per controllo remoto di dispositivi; efficientamento delle materie prime e dei processi di factory automation (FA).

Arredamento – Architettura – Interior Design

– Cucine industriali e accessori da cucina di alta gamma per catene di hotel, ristoranti e resort;

– Accessori ed elementi per cucine domestiche di alta gamma;

– Arredi per uffici (contract);

– Illuminotecnica professionale.

Costruzioni e ristrutturazioni edilizie

– Infissi in legno di qualità con alti coefficienti di risparmio energetico;

– Materiali da costruzione come isolanti, vernici speciali, antimuffa e altri materiali in linea con la sostenibilità ambientale e il risparmi energetico.

Lifestyle

– Articoli per ricorrenze realizzati con tecniche artigianali in materiali preziosi come orologi, penne, pendant e altri manufatti;

– Attrezzature e abbigliamento sportivo e outdoor;

– Articoli di homeware (tessile, piccoli arredi, accessori per la casa);

– Franchising di marchi italiani per beni e servizi (settori vari).

Il Giappone è a portata di mano con NAGAEN

Siamo specializzati nel market entry e sviluppo commerciale Italia – Giappone con focus su healthcare, beauty, macchinari e lifestyle.

Diamo voce e rendiamo protagonisti il cuore produttivo di Italia e Giappone, perché? Perché sebbene la quasi totalità delle aziende italiane e giapponesi siano PMI, il loro potenziale non è adeguatamente supportato e valorizzato.

In NAGAEN non solo abbiamo sviluppato un metodo che risponde alle principali esigenze delle PMI ma anche formule incentivanti e win-win che permettono di non distogliere energie e risorse dal core business.

Non siamo consulenti, agenti o TEM, siamo NAGAEN. Scopra tutti i servizi che le offriamo:

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