Come adattare prodotti e servizi delle PMI italiane per il mercato giapponese?

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Abstract: Le PMI italiane possono competere con altre aziende straniere con prodotti o servizi simili nel mercato giapponese. È importante distinguersi ad esempio attraverso la qualità, la versatilità, il design, l’esperienza e il valore aggiunto offerto. Inoltre, le PMI italiane dovranno affrontare la concorrenza di aziende giapponesi con conoscenza approfondita del mercato e rete di distribuzione consolidata.

I trend di consumo in Giappone possono cambiare rapidamente, influenzati da fattori come demografia, stile di vita e preferenze dei consumatori. Pertanto, le PMI italiane devono essere pronte a adattare i loro prodotti o servizi per soddisfare le esigenze in evoluzione del mercato giapponese.

Il Giappone ha una cultura unica e specifica, con valori, tradizioni e norme sociali distintive. Le PMI italiane devono esserne consapevoli e adattare prodotti, comunicazioni e strategie di conseguenza. Inoltre, comprendere le normative locali richiede tempo e risorse, ma è indispensabile per evitare ostacoli legali, di compliance e aspettative degli end-user locali.

Per adattare i prodotti e servizi delle PMI italiane al mercato giapponese, è consigliabile condurre una ricerca di mercato approfondita per comprendere le esigenze, le preferenze e i comportamenti dei consumatori giapponesi nel settore specifico. Ciò aiuterà a identificare opportunità di nicchia, trend emergenti e potenziali lacune di mercato.

Basandosi sulla ricerca di mercato, le PMI italiane devono valutare la necessità di apportare modifiche ai loro prodotti o servizi per soddisfare i gusti e le preferenze del mercato giapponese. Ciò può includere modifiche al design, alle caratteristiche, agli ingredienti, alle dimensioni o alle confezioni dei prodotti per renderli più attraenti e adatti al mercato locale.

È fondamentale comprendere le normative e le regolamentazioni specifiche del settore nel mercato giapponese. Le PMI italiane devono assicurarsi che i loro prodotti e servizi siano conformi alle leggi locali, compresi i requisiti di sicurezza, le certificazioni obbligatorie e le norme di etichettatura.

Le PMI italiane possono considerare l’opportunità di stabilire partnership strategiche con aziende o distributori giapponesi per ottenere una maggiore comprensione del mercato locale, un accesso alla rete di distribuzione esistente e una migliore visibilità del marchio.


Le PMI italiane che operano in Giappone possono affrontare diverse sfide legate alla competizione con altri competitor esteri e domestici, ai trend di consumo e alle specificità del paese.

In questo articolo sintetizziamo le principali sfide che affrontano le PMI Italiane che si affacciano sul mercato giapponese e sette aspetti con esempi su come adattare l’offerta prodotto.

Consultate anche il nostro articolo: Export success che descrive i 18 fattori di successo da considerare per il market entry in Giappone.

Sfide delle PMI italiane in Giappone

Competizione con altri player esteri: Le PMI italiane potrebbero competere con altre aziende straniere con prodotti o servizi simili nel mercato giapponese. È importante distinguersi ad esempio attraverso la qualità, la versatilità, il design, l’esperienza e il valore aggiunto offerto;

Competizione con player domestici

Le PMI italiane dovranno affrontare la concorrenza di aziende giapponesi con conoscenza approfondita del mercato e rete di distribuzione consolidata;

Trend di consumo in evoluzione

I trend di consumo in Giappone possono cambiare rapidamente, influenzati da fattori come demografia, stile di vita e preferenze dei consumatori;

Specificità culturali e linguistiche

Il Giappone ha una cultura unica e specifica, con valori, tradizioni e norme sociali distintive. Le PMI italiane devono esserne consapevoli adattando prodotti, comunicazioni e strategie;

Processi di business e normative locali

Il mercato giapponese ha regolamenti e procedure specifiche. Comprendere le normative locali richiede tempo e risorse, ma è indispensabile per evitare ostacoli legali, di compliance e aspettative degli end-user locali;

Costruzione di relazioni e fiducia

Il Giappone è un paese in cui le relazioni personali e la fiducia reciproca sono importanti. Le PMI italiane potrebbero dover investire tempo ed energie nella costruzione di relazioni solide.

Adattare l’offerta delle PMI italiane in Giappone

Per adattare i prodotti e servizi delle PMI italiane al mercato giapponese e sfruttare le opportunità, ecco alcuni suggerimenti:

Ricerca di mercato approfondita

Le PMI italiane dovrebbero condurre una ricerca di mercato dettagliata per comprendere le esigenze, le preferenze e i comportamenti dei consumatori giapponesi nel settore specifico. Ciò aiuterà a identificare le opportunità di nicchia, i trend emergenti e le potenziali lacune nel mercato che possono essere sfruttate.

Esempio:

– Nel settore healthcare: Una PMI italiana che produce dispositivi medici potrebbe scoprire che c’è una crescente domanda in Giappone per tecnologie innovative nel campo della diagnostica o della riabilitazione. In base a ciò, potrebbe concentrarsi sulla ricerca e lo sviluppo di soluzioni che soddisfano specificamente queste esigenze giapponesi.

Condurre una ricerca di mercato dettagliata

Adattamento del prodotto

Basandosi sulla ricerca di mercato, le PMI italiane devono valutare la necessità di apportare modifiche ai loro prodotti o servizi per soddisfare i gusti e le preferenze del mercato giapponese. Ciò può includere modifiche al design, alle caratteristiche, agli ingredienti, alle dimensioni o alle confezioni dei prodotti per renderli più attraenti e adatti al mercato locale.

Esempio:

-Nel settore cosmetico: Un’azienda italiana di prodotti per capelli potrebbe adattare le sue formulazioni per adattarsi ai diversi tipi di capelli e alle preferenze dei consumatori giapponesi. Ad esempio, potrebbe sviluppare prodotti specifici per capelli lisci o per il trattamento dei danni causati dalla tintura dei capelli.

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Apportare modifiche ai loro prodotti o servizi per soddisfare i gusti e le preferenze del mercato giapponese

Considerazione delle normative locali

È fondamentale comprendere le normative e le regolamentazioni specifiche del settore nel mercato giapponese. Le PMI italiane devono assicurarsi che i loro prodotti e servizi siano conformi alle leggi locali, compresi i requisiti di sicurezza, le certificazioni obbligatorie e le norme di etichettatura.

Esempio:

-Settore macchinari: Un’azienda italiana che produce macchinari industriali potrebbe dover adattare i propri prodotti alle normative e alle certificazioni di sicurezza specifiche del Giappone, come ad esempio le norme JIS (Japanese Industrial Standards). Potrebbe essere necessario apportare modifiche al design o alle caratteristiche dei macchinari per conformarsi a tali normative e garantire la sicurezza dei prodotti.

Collaborazione con partner locali

Le PMI italiane possono considerare l’opportunità di stabilire partnership strategiche con aziende o distributori giapponesi. Questo può fornire loro una maggiore comprensione del mercato locale, un accesso alla rete di distribuzione esistente e una migliore visibilità del marchio. I partner locali possono anche aiutare con le attività di marketing, l’adattamento del prodotto e la gestione delle relazioni con i clienti.

Esempio:

-Settore design: Un’azienda italiana specializzata in arredamento di lusso potrebbe cercare di collaborare con rivenditori di alto livello o studi di design giapponesi per distribuire i loro prodotti in Giappone. Questa collaborazione potrebbe consentire loro di ottenere accesso a punti vendita di prestigio e di beneficiare della reputazione e del know-how dei partner locali nel settore del design giapponese.

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Considerare l’opportunità di stabilire partnership strategiche con aziende o distributori giapponesi

Localizzazione del marketing e della comunicazione

È essenziale adattare le strategie di marketing e comunicazione per raggiungere efficacemente il pubblico giapponese. Ciò include la traduzione accurata di materiali promozionali, l’adattamento delle campagne pubblicitarie e l’utilizzo dei canali di comunicazione preferiti dai consumatori giapponesi, come i social media locali o le piattaforme di e-commerce.

Esempio:

-Settore lifestyle: Un’azienda italiana che produce prodotti per lo stile di vita, come articoli per la casa o accessori di moda, potrebbe adattare le proprie campagne di marketing per rispecchiare lo stile di vita e i valori estetici giapponesi. Ad esempio, potrebbero utilizzare immagini e influencer locali nelle loro campagne pubblicitarie per creare un legame più forte con il pubblico giapponese.

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Adattamento delle campagne pubblicitarie e l’utilizzo dei canali di comunicazione preferiti dai consumatori giapponesi

Prestare attenzione al servizio clienti e alla post-vendita

Il servizio clienti di alta qualità è altamente valutato nel mercato giapponese. Le PMI italiane dovrebbero prestare attenzione all’assistenza pre e post-vendita, offrendo un servizio rapido, efficiente e personalizzato. Questo può contribuire a costruire la fiducia dei clienti e a stabilire una buona reputazione nel mercato.

Esempio:

-Settore macchinari: Un’azienda italiana che fornisce macchinari industriali potrebbe offrire un servizio clienti personalizzato in lingua giapponese e garantire un supporto tecnico tempestivo per i propri clienti in Giappone. Potrebbe anche offrire servizi di manutenzione periodica per garantire che i macchinari funzionino al meglio e rispondere alle richieste di assistenza in modo efficiente.

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Adattamento dei prezzi

Le PMI italiane devono valutare attentamente la strategia dei prezzi per essere competitive nel mercato giapponese. Ciò può richiedere una valutazione dei costi di produzione, delle tariffe doganali, delle tasse di importazione e dei margini di profitto desiderati.

Esempio:

– Settore moda: Un’azienda italiana di abbigliamento di lusso potrebbe prendere in considerazione una strategia di prezzo differenziata per adattarsi al mercato giapponese. Potrebbe offrire collezioni o prodotti esclusivi per il mercato giapponese a prezzi leggermente più alti, per sottolineare il valore unico dei loro prodotti e attrarre i consumatori giapponesi che apprezzano l’artigianalità e l’eccellenza.

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