‘Seiki shain’ e ‘Hi seiki shain’
La demarcazione più netta nel mondo del lavoro attuale in Giappone è data dalla differenza tra ‘Seiki shain’ (正規社員) (Dipendenti fissi), circa il 60% dei contratti e ‘Hi seiki shain’ (非正規社員) (Dipendenti non fissi) il restante 40%.
Si intendono dipendenti fissi i lavoratori con un contratto di lavoro a tempo pieno (8 ore/ giorno, 40 ore/ settimana), con termine previsto al raggiungimento dell’età pensionabile obbligatoria e assunzione diretta.
Sono invece dipendenti non fissi coloro operano attraverso tutte le altre forme di collaborazione come i dipendenti a contratto, part time, di prestazione di lavoro ecc…

Principali tipologie di contratto di lavoro
‘Seishain’ (正社員) (正規社員) (Posto fisso). Prevede normalmente il tempo pieno (8 ore/ giorno, 40 ore/ settimana), termine previsto al raggiungimento dell’età pensionabile obbligatoria e assunzione diretta. I contributi sociali sono completi, eventuali richieste di straordinari, eventuali bonus e quasi sempre include le spese per il pendolarismo (abbonamenti mezzi). Esiste anche la sottocategoria di ‘Tanjikan Seishain’ (短時間正社員) (Posto fisso a orario ridotto) che prevede lo stesso trattamento del personale a tempo pieno ma rapportate a un numero inferiore di ore lavorate.
‘Keiyaku shain’ (契約社員) (有期労働契約)(Contratto a tempo determinato). Orari e retribuzione sono decisi in modo individuale e a tempo determinato, massimo 3 anni (rinnovabile). I contributi sociali sono molto spesso come quelli del posto fisso così come eventuali bonus e le spese per il pendolarismo. Le mansioni possono essere le stesse del posto fisso. Sebbene non vi sia una distinzione legale, esiste anche una sottocategoria definita ‘Shokutaku shain’ (嘱託社員) che indica spesso l’impiego a termine di personale con grandi competenze, come i lavoratori già andati in pensione. La differenza consiste per lo più in un ridotto orario di lavoro settimanale per questi ultimi.
‘Haken shain’ (派遣社員) (Contratto di somministrazione). Prevede l’assunzione da parte di una agenzia di lavoro e il dispacciamento presso un’altra società. I pagamenti sono dall’agenzia mentre la direzione del lavoro è della società cliente dell’agenzia.
‘Pātotaimā’ (パートタイマー) (短時間労働者) (Contratto part-time); ‘Arubaito’ (アルバイト) (臨時従業員) (Lavoro temporaneo). Sono forme di lavoro temporaneo o temporaneo per un breve periodo e non ci sono grandi differenze tra le due tipologie. I contributi e le spese per il pendolarismo possono non essere pagati e normalmente non è previsto un bonus.
Altre forme di collaborazione (senza assunzione/ dipendenza)
‘Ukeoi’ (請負) (業務委託) (Contratto di esternalizzazione). E’ un accordo con il quale un’azienda esternalizza specifiche attività a un lavoratore indipendente o una società esterna pagando per questo servizio. E’ importante sottolineare che non si instaura un rapporto di lavoro o direzione tra committente ed esecutore.
‘Zaitaku wākā’ (在宅ワーカー) (家内労働者) (Collaboratore domestico). E’ una forma di collaborazione tra un committente di produzione o lavorazione e un lavoratore autonomo che sono considerati degli imprenditori. Tuttavia siccome il rapporto ha analogie con il lavoro dipendente è previsto un pagamento minimo da corrispondere.
‘Jiei-gata terewākā’ (自営型テレワーカー) (Telelavoro autonomo) E’ una forma di collaborazione senza assunzione o dipendenza tra un committente e un lavoratore autonomo che si svolge attraverso strumenti di comunicazione remoti da casa o altri luoghi. E’ importante non confonderlo con ‘Lavoro da casa’ (在宅勤務) che presuppone il distaccamento a casa di un lavoratore assunto e alle dipendenze di una società.

Sanità e Previdenza sociale
Il sistema sanitario è composto da ‘Kokumin kenkōhoken’ (国民健康保険) (Assicurazione sanitaria nazionale) e ‘Shakai hoken’ (社会保険) (Assicurazione sociale, salute e assicurazione per dipendenti).
Il primo è gestito a livello regionale, ed è obbligatorio per chi non è lavoratore dipendente e copre soltanto le spese sanitarie. Si paga un premio mensile in base al reddito e l’assicurazione copre il 70% delle spese sanitarie. Il 30% resta a carico del contribuente.
Il secondo è ripartito al 50% tra lavoratori (dedotta dal salario) e datori di lavoro (pagamento dei contributi) e copre oltre all’assicurazione sanitaria anche gli infortuni sul lavoro, l’assicurazione sulla disoccupazione e una parte della pensione ‘Kosei nenkin’ (厚生年金).
Il sistema pensionistico è composto prevalentemente da ‘Kokumin nenkin’ (国民年金) (Sistema pensionistico nazionale) e ‘Kosei nenkin’ (厚生年金) (Sistema pensionistico dei dipendenti).
Il primo è universale e obbligatorio dai 20 ai 59 anni d’età (40 anni di contributi) e basato sulla contribuzione mensile definita di anno in anno. Nel 2020 l’importo mensile di contribuzione è di 16’540JPY (circa 132,5 EUR).
Il secondo (che si somma al primo) è ripartito al 50% tra lavoratori (dedotta dal salario) e datori di lavoro ed è calcolato in percentuale del salario e dei bonus percepiti dai dipendenti. Normalmente la contribuzione è obbligatoria dai cinque dipendenti in su, con delle eccezioni (specialmente per i servizi).
Esistono altre forme di contribuzione pensionistica aggiuntive.

Convenzione per evitare le doppie imposizioni
Risale al 1969 (con entrata in vigore nel 1973) e protocollo aggiuntivo del 1980 (con entrata in vigore nel 1982) la Convenzione tra l’Italia e il Giappone per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito (所得に対する租税に関する二重課税の回避のための日本国とイタリア共和国との間の条約).
Accordo Italia Giappone sulla sicurezza sociale
Nel 2009 Italia e Giappone hanno firmato un accordo sulla sicurezza sociale (日・イタリア社会保障協定) approvato lo stesso anno in Giappone e ratificato in Italia nel 2015 e di cui si attende a breve l’entrata in vigore.
Riferimenti normativi
Legge nr. 141 del 1959 sul sistema pensionistico nazionale (昭和三十四年法律第百四十一号、国民年金法) e successive modificazioni.
Legge nr. 192 del 1958 sull’assicurazione sanitaria nazionale (昭和三十三年法律第百九十二号、国民健康保険法) e successive modificazioni.
Legge nr. 49 del 1947 sugli standard di lavoro (昭和二十二年法律第四十九号, 労働基準法) e successive modificazioni.
Legge nr. 88 del 1985, sull’assicurazione del funzionamento appropriato delle attività di dispacciamento dei lavoratori e la protezione dei lavoratori dispacciati) (昭和六十年法律第八十八号、労働者派遣事業の適正な運営の確保及び派遣労働者の保護等に関する法律)(派遣法)e successive riforme del 2012, 2015 e 2020.
Legge n. 60 del 1970, sul lavoro domestico (昭和四十五年法律第六十号、家内労働法).
Il salario minimo
In Giappone è definito un salario minimo in base alla Legge nr. 137 del 1959 sul salario minimo (昭和三十四年法律第百三十七号、最低賃金法) e successive modificazioni.
In base a questa norma una commissione con a capo il Ministero del Lavoro (a livello nazionale) o i Dipartimenti responsabili del Lavoro degli Enti Locali (a livello locale) aggiornano il salario minimo in considerazione di tre aspetti:
-Area geografica;
-Tipologia di industria;
-Interpretazione espansiva di accordi collettivi del lavoro.
A Tokyo dal 01.10.2019 il salario minimo orario è stato rivisto in 1’013 JPY (circa 8,1 EUR). A data corrente il salario minimo più basso è di 790 JPY (6,3 EUR).

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Riferimenti
Associazioni di categoria ed enti:
厚生労働省 (Ministero della Salute, del Lavoro e Benessere) https://www.mhlw.go.jp/
日本年金機構 (Ente Previdenziale Giapponese) https://www.nenkin.go.jp/
公共職業安定所 (職安) (ハローワーク) (Ufficio pubblico per l’impiego) https://www.hellowork.mhlw.go.jp/